Nell'immagine di copertina la foto dell'articolo pubblicato sul Resto del Carlino il 2 novembre 2017. Di seguito la trascrizione dell'articolo.
Giocatore di baseball non vedente si racconta alla serata del Lions di Santa Maria
-OCCHIOBELLO-
SI CHIAMA Pasquale Di Flaviano. È, come viene comunemente definito, un non vedente ed un giocatore storico del White Sox-Cvinta Bologna. Con parole semplici ma ricche di umanità ha spiegato, con l’ausilio anche di un video, come per i ciechi la pratica sportiva, anche la più complessa come può essere il gioco del baseball, è motivo di riscatto, gioia e passione agonistica. Tra applausi e commozione, è stato lui il protagonista della serata straordinaria per curiosità e coinvolgimento che è stata proposta grazie all’iniziativa organizzata dai Lions del Santa Maria Maddalena. Ospiti dell’evento il presidente dell’associazione italiana baseball per ciechi Onlus, Alberto Mazzanti e tre suoi accompagnatori fra i quali Pasquale Di Flaviano non vedente e giocatore storico del White Sox-Cvinta Bologna, ed Eva Trevisan, ex olimpionica di softball di Atene 2004.
ALLA SERATA ha partecipato anche il referente del Coni Point Rovigo, Lucio Taschin anche lui storico giocatore di baseball del Rovigo, profondo conoscitore di questa disciplina, dei valori sportivi e dell’efficacia formativa nei confronti dei giovani. È stato proprio Taschin ad aprire la serata evidenziando come lo sport – di qualsiasi natura – sia portatore di positività nella crescita dei nostri ragazzi. Ne ha sottolineato gli effetti terapeutici contro quella che ha definito l’intossicazione digitale, ormai molto diffusa anche fra i giovanissimi. Taschin ha toccato ogni aspetto positivo che la pratica di discipline sportive consente di perseguire sul fisico e sulla psiche delle nuove generazioni.
L’INTRODUZIONE di Taschin ha consentito poi al presidente Alberto Mazzanti dell’AIBXC di spiegare come per i ciechi la pratica sportiva, anche la più complessa come può essere il gioco del baseball, è motivo di riscatto, gioia e passione agonistica. Ne ha spiegato le regole, ovviamente adattate alla particolarità dello status di non vedenti ed evidenziato come le partite siano vere competizioni caratterizzate da sano spirito di combattività e voglia di vittoria. Un video con stralci di una partita è stato proiettato nel corso del suo intervento, filmato che ha chiarito molti dei passaggi che Mazzanti ha cercato di spiegare a parole. Il momento più emozionante è stato sicuramente l’intervento di Pasquale Di Flaviano che, con parole semplici ma piene di umanità, ha descritto quella parte della sua vita dedicata allo sport e alla diffusione di quei valori di cui anche gli altri relatori hanno parlato, fra i ragazzi delle scuole in appositi momenti d'incontro dove, ha ammesso, le barriere ed i pregiudizi vengono abbattuti e l'umanità ed il rispetto per i disabili prendono il sopravvento. "I ciechi - ha concluso- sono persone assolutamente normali, che vogliono vivere una vita normale anche se non ci vedono". Lo scambio dei guidoncini e una donazione a sostegno della Onlus effettuata a titolo di service ha chiuso questa memorabile serata.